Il contrario della solitudine

Manifesto per un femminismo in comune

7,99

Di: Marcia Tiburi
Prefazione all’edizione italiana di Igiaba Scego
Postfazione all’edizione italiana di Antonia Caruso

Traduzione di: Eloisa Del Giudice

Collana: Saggi pop


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Descrizione

Attraverso questi 17 brevi brani, Marcia Tiburi esamina i temi fondamentali per l’attuale femminismo e ci invita a una riflessione sulla solitudine, la politica, l’identità, i l luoghi del dibattito e la violenza. In queste pagine lucide e luminose, a partire dalla critica al patriarcato, ci fornisce uno stimolo a produrre idee per una koiné più giusta, che tenga conto di tutte le lotte degli oppressi – per genere, razza, classe sociale o orientamento sessuale. All’autrice va la mia gratitudine. – Marielle Franco.

Ogni femminismo è particolare e generale allo stesso tempo. Ogni femminismo è legato a un altro femminismo: ogni femminismo è in una relazione dialettica, in tensione con l’altro, per usare una parola altamente femminile, amata o temuta da numerosi filosofi.

Possiamo definire il femminismo come desiderio di democrazia radicale, votato alla lotta per i diritti di tuttə coloro che sono costrettə a subire ingiustizie armate sistematicamente dal patriarcato. Perché il patriarcato, contrariamente a quanto si possa pensare, non è un processo che colpisce esclusivamente la sfera femminile; coinvolge invece tutti gli esseri il cui corpo viene definito attraverso l’uso che se ne fa. Con questo libro la filosofa brasiliana Márcia Tiburi, in esilio volontario a Parigi per ragioni politiche, ci invita a ripensare queste strutture e prendere sul serio il femminismo, al di là delle mode e delle frasi fatte. L’augurio è che, ripensando criticamente il movimento, con un linguaggio accessibile tanto ai principianti quanto ai più esperti, Il contrario della solitudine sia portatore di un’idea di femminismo in comune capace di migliorare il nostro modo di vedere e inventare la vita.


Marcia Tíburi (Vacaria, 1970) è una filosofa, artista, docente universitaria e scrittrice brasiliana. È autrice di opere importanti nel pensiero critico contemporaneo, tra cui il successo Cómo conversar con un fascista (Record, Rio de Janeiro 2015). Con il Partido dos trabalhadores ha partecipato alle elezioni brasiliane del 2018 come candidata a governatrice dello Stato di Rio de Janeiro. Amica e vicina a Marielle Franco, politica brasiliana uccisa nel 2018, è attualmente editorialista della rivista «CULT» e vive a Parigi, in esilio volontario dal regime di Bolsonaro.

Eloisa Del Giudice (Ginevra, 1987) è laureata alla Sorbona in Traduzione e Arti dello Spettacolo. Vive e lavora tra Parigi e São Paulo. Traduce verso il francese e l’italiano, dall’italiano, dal francese, dal portoghese e dall’inglese nei campi della letteratura, della moda, del cinema e della televisione. È inoltre redattrice culturale per «Hanabi», media dedicato all’attualità giapponese in Francia.

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