Descrizione
Esiste solo la vita borghese ha detto Andreas, dopo una serie di frasi che ci giravano intorno, circa il senso di fare un mutuo trentennale per comprarsi la casa.
«Comprarsi la morte» ha chiosato lui «Comprarsi un posto dove invecchiare, dove ci colga la malattia, quando indosseremo i borselli a tracolla. I borselli di oggi sono come i cappelli negli anni cinquanta, e questa cosa dell’abbigliamento dice tanto».
Un canarino liberato dalla gabbia. Una luce nella corte perennemente accesa. Esiste solo la vita borghese. Questi alcuni degli argomenti di conversazione di quattro amici a una cena qualunque. Discorsi interrotti, ripresi, lasciati a metà perché non portano da nessuna parte. Discorsi che tuttavia dicono di loro quasi tutto: del mondo segreto che li muove, di quello che saranno tra dieci anni, del loro destino. Ci sono le abitudini, le colazioni, le case, i mutui, i tic, i desideri. E sullo sfondo di una cena, divisa in quattro atti come un’opera di Mozart, si staglia placido il disastro, la fine di tutto, che malgrado si cerchi di tenere fuori dalla porta di casa, torna ad affacciarsi.
Simone Lisi (Firenze 1985), dal 2001 pubblica i suoi racconti su antologie, riviste online e cartacee (tra cui il Gabinetto Viesseux, Marcos y Marcos, «Scrittori Precari», «Pratosfera», «A few words», «L’inquieto», «Verde Rivista», effequ). Dal 2014 fa parte della redazione di «Stanza251», rivista online di arte e letteratura. È uno dei fondatori del collettivo «In fuga dalla bocciofila», che si occupa di cinema e narrazioni.
Rassegna stampa
Gabriele Ametrano – Corriere Fiorentino
Un piccolo cameo disarmante.
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Federico Di Vita – In Toscana.it
La lieve inquietudine del romanzo d’esordio di Simone Lisi
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Gaia Rau – Repubblica Firenze
Quattro trentenni sgomenti davanti alle sfide del futuro.
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Ferruccio Mazzanti – Il mondo o niente
Simone in quella paura precedente all’uscita ha dimostrato di appartenere ancora alla stirpe degli esseri umani.
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Modestina Cedola – Italian books it better
Un libro che parla di noi di quel caos che abbiamo dentro a cui non sappiamo dar voce
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Matthew Licht – Perfect magazine
Simone Lisi does what extraordinary writers do: he transforms the universal into the personal, and then works the same magic trick backwards.
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Martina Scapigliati – FUL
Questo lavoro mi sembra abbia fatto Simone Lisi: raccontare in modo delicato e acuto una generazione, servendosi della parola libera e della libera associazione di idee, attraverso simbolismi che riguardano la nostra società
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Ippolita Luzzo – LitWeb
L’inizio e la fine di una cena frizzante e di intelligenza scintillante.
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Vanni Santoni – Corriere Fiorentino
Gioca molto con i dialoghi, Lisi, ma non ama gli eccessi: l’inquietudine è latente, il rumore del mondo sta fuori.
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Federica Guglietta – Il lunedì dei libri
Sbirciare le vite degli altri dal buco della serratura: ‘Un’altra cena’ di Simone Lisi
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Selene Mattei – L’Eco del nulla
I protagonisti di questa storia sembrano attori cinematografici intenti a recitare i dialoghi di una commedia disinibita
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Luca Starita – Lungarno
“Un’altra cena” è un libro che tiene sospesi
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Paolo Bonari – Minima&Moralia
Simone Lisi e l’irrealtà socievole dei trentenni
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Gianluca Garrapa – Satisfiction
Intervista a Simone Lisi
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Raffaele Mozzillo – Una banda di cefali
Una riflessione profonda sul talento inespresso
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Elisa Carrara – Flanerí
La borghesia esitante
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Fabrizia Gagliardi – Il mondo urla dietro la porta
Cosa abbiamo perso senza averlo: Un’altra cena di Simone Lisi
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Fahrenheit, radio3
Puntata del 7 agosto 2018
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Giovanna Piazza – Squadernauti
Un senso di silenziosa disperazione e tenerezza per le vite dei personaggi investe il lettore.
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