Descrizione
Nerdopoli è un punto d’incontro e confronto di esperienze diverse, per essere esaminate da dentro e poi andare fuori, allo scoperto: sotto gli occhi anche di chi nerd non è o non lo è più, ma forse scoprirà di esserlo almeno un po’. Dimostrando che comunità apparentemente chiuse in realtà sono molto coese e possono fare sistema.
Quartieri di una metropoli grande quanto mondo.Dalla prefazione di Tito Faraci
Fino a pochi anni fa il nerd, in Italia tradotto come ‘sfigato’, era il ragazzo disadattato, fisicamente repellente, cervellone al limite del maniacale e dedito a hobby considerati ridicoli, come le storie di fantascienza e la tecnologia.
Ma i tempi cambiano, e nel corso degli anni si è andato rafforzando un vero e proprio orgoglio identitario: oggi il nerd non è più lo sfigato con gli occhiali spessi, ma un uomo, o una donna, con competenze precise e consapevole del proprio valore, anche ideologico.
Gli autori di questo saggio vogliono offrire una panoramica approfondita su quel che oggi può significare la ‘nerdità’.
Come in una metropoli, ‘vivere la nerdità’ significa relazionarsi con una variegata compagine di persone dai diversi e specifici interessi: dall’esperta di videogiochi al gatekeeper, dalla lettrice di manga LGBT all’appassionato di anime, per mostrare al lettore che non esiste un noi e un loro, che ogni nerd è una persona e che in ogni persona c’è sempre un po’ di nerd.
Eleonora C. Caruso è nata nel 1986 in provincia di Novara. Appassionata di anime e videogiochi fin da piccola, ha iniziato a scrivere fanfiction nel 2001 e non ha mai smesso. Nel 2012 ha pubblicato Comunque vada non importa con Indiana Editore, nel 2018 Le ferite originali con Mondadori. Collabora e ha collaborato con numerose riviste (Wired, Prismo) e case editrici di fumetti (JPop, RW). Vive a Milano, in una casa che contiene a stento le sue action figures.