La scuola è politica

Abbecedario laico, popolare e democratico

15,00

A cura di Simone Giusti

Collana: Saggi Pop

ISBN: 9788898837632

pp. 208

Disponibile

Categoria:

Descrizione

La scuola non deve fare politica, dicono; eppure non potrebbe, anche volendo, evitare di esserlo, soprattutto perché porta ogni anno milioni di persone a stare insieme, condividendo esperienze e storie che inevitabilmente produrranno trasformazioni intime, profonde e durature. La scuola, semmai, ha il dovere di compiere delle scelte di campo e di decidere quali trasformazioni vuole ottenere, a quale scopo e al servizio di chi. Perché una cosa è lavorare al servizio dei cittadini più giovani, quelli che stanno disegnando la società di domani, e un’altra è lavorare al
servizio dei genitori o, come spesso accade, degli insegnanti. E cambiando l’obiettivo si modifica anche il senso della scuola, la sua finalità politica. Con questo saggio in forma di dizionario si intende offrire, voce per voce, uno strumento per declinare politicamente la scuola e aiutare a costruire una scuola che sia davvero, un giorno non troppo lontano, laica, popolare e democratica.

GENERE – Giusi Marchetta

Uno degli obiettivi che l’ONU ha assegnato agli stati per garantire uno sviluppo sostenibile dice «Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze», perché donne e ragazze continuano a subire discriminazioni e violenze in ogni parte del mondo. E la parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace. A cominciare dalla scuola?

ZERO – Vanessa Roghi

Zero, dal latino medievale zèphyrum, adattamento dell’arabo ṣifr «nulla, zero». Il simbolo per lo zero è 0, un insieme vuoto. Ma è anche il termine iniziale, punto di partenza di una successione qualsiasi. Si ricomincia sempre da zero.


Gli autori

Simone Giusti è docente e consulente di politiche dell’istruzione, della formazione e dell’orientamento, per Loescher condirige la collana scientifica QdR / Didattica e letteratura, tra le sue pubblicazioni Didattica della letteratura 2.0 (Carocci, 2015) e Insegnare con la letteratura (Zanichelli, 2011). Federico Batini insegna Pedagogia Sperimentale, Metodologia della ricerca educativa, Metodi e Tecniche della Valutazione Scolastica presso l’Università di Perugia; Giusi Marchetta, insegnante e scrittrice, ha pubblicato, tra gli altri, il saggio Lettori si cresce (Einaudi, 2015); Vanessa Roghi è storica del tempo presente e ricercatrice indipendente, lavora a Rai Tre, il suo ultimo libro è Piccola città (Laterza, 2018).

Appuntamenti

25 febbraio | Follonica, Libreria Altrimondi

Rassegna stampa

Le Parole e Le Cose 2
Anteprima del libro
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Fahrenheit Radio 3
intervista a Federico Batini
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Massimiliano Coccia – Radio Radicale
Intervista a Simone Giusti
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FahreScuola – Fahrenheit Radio 3
Con Simone Giusti, docente e consulente di politiche dell’istruzione, della formazione e dell’orientamento. 
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Mariarosa DigregorioTreccani.it
La visione fondante degli interventi resta sempre netta e chiara, in questo senso ‘politica’, ascrivibile a un’interrotta scia di pensiero che va da don Milani, a Lodi, a Rodari fino a Tullio De Mauro: l’imprescindibilità, per la qualità della democrazia stessa e della dignità dei singoli, di una scuola non prescrittiva, ma aperta e problematica, non mortificante, ma vivificante.
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Christian RaimoInternazionale
[…] Questi due brani sul mestiere dell’insegnante, e non sulla sua vocazione, sulla sua “missione” sono davvero rari nel dibattito pubblico sulla scuola.
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Roberto GeraceIl sole 24 ore
È una sorta di saggio in forma di dizionario, insieme agile e autorevole, che bisognerebbe spacciare di contrabbando davanti ai cancelli delle scuole, infilandolo di nascosto nelle tasche di genitori, docenti e presidi.
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Laura MarziIl Manifesto
La scuola è politica e può essere rivoluzione.
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