Descrizione
Promuovere un’azione di resistenza e liberazione dall’oppressione non è solo un diritto e un dovere, ma anche una forma di cura che ci permette di affrontare le radici del nostro malessere psicologico.
Nel centenario dalla nascita di Franco Basaglia c’è ancora da fare i conti con i reparti psichiatrici a porte chiuse dove si legano pazienti, i Trattamenti Sanitari Obbligatori, i nuovi lager di stato per persone migranti e l’uso massiccio di psicofarmaci dentro le istituzioni carcerarie e sociosanitarie. Per uscire dalla depressione del “realismo capitalista” descritta da Mark Fisher e immaginare un mondo migliore, dobbiamo recuperare la nostra memoria storica e ampliare lo sguardo per imparare da altri popoli e territori. Perciò, in questo viaggio nella psicologia di varie parti del mondo si osserveranno punti di forza e ombre delle varie pratiche, dalla psicologia della liberazione nata in El Salvador alla psicoanalisi rivoluzionaria argentina, dalla psichiatria anticoloniale di Frantz Fanon ai modi di affrontare il trauma del popolo palestinese. In tempi di catastrofi, guerre, crisi economiche e di ritorni dei fascismi la resistenza è terapeutica e non ci bastano la psicoterapia, un farmaco o delle tecniche di respirazione: dobbiamo lottare, e dobbiamo farlo insieme.
Gianpaolo Contestabile (1990) è nato ad Aversa e cresciuto a Milano. È dottorando in Psicologia Sociale a Città del Messico dove si occupa di salute comunitaria, disastri naturali, violenza politica e memoria storica. Ha studiato e lavorato in Finlandia, Romania, Argentina, Messico e Cuba. Nel 2020 ha contributo a formare la Brigata Basaglia, un progetto collettivo dedicato al sostegno psicologico e sociale, con cui collabora come psicologo e formatore. Ha scritto di diritti umani e movimenti sociali per diverse testate giornalistiche e riviste culturali tra cui «Il Manifesto», «Jacobin» e «Il Tascabile».