Descrizione
Mia nonna, prima di sposare mio nonno, aveva dovuto superare una prova pratica davanti alla futura suocera. Consisteva nel tirare la sfoglia a mano. Cerco da sempre di figurarmi la scena: la madre di mio nonno che la riceve sulla soglia di casa, le dà giusto il buongiorno, le porge un grembiule e le fa strada nel tinello dove l’attendono spianatoia, mattarello, farina e uova.
Mia madre ripesca spesso l’aneddoto, mia nonna quasi mai.
Come si risolve il nodo conflittuale tra l’amore per un padre assente e la scoperta del sé militante? Come ci si dipana tra le prime mestruazioni e un’attrazione complessa verso una figura, quella maschile, da sempre considerata meno importante? Quanti animali possono rappresentare le donne di una famiglia, a che prezzo si conquista l’indipendenza?
La nuova Elettra è Francesca Manfredi, che in un memoir riflessivo e acuminato analizza i frantumi della sua relazione col padre, e in ogni scheggia lascia che riverberi una piccola parte di sé, con la consapevolezza che uno specchio riunito è, in realtà, più simile a un mosaico.
Francesca Manfredi è nata a Reggio Emilia nel 1988, vive a Torino. Ha pubblicato racconti sul «Corriere della Sera» e su «Linus». È scrittrice e drammaturga. Tiene corsi di narrazione presso la Scuola Holden, dove precedentemente era stata allieva. La sua prima raccolta di racconti, Un buon posto dove stare (La nave di Teseo, 2017), ha vinto il Premio Campiello Opera Prima 2017.