Descrizione
Se si pensa agli animali che accompagnano le streghe l’immaginario è chiaro: gatto nero, corvo, talvolta un rospo o una capra. Si pensa meno, tuttavia, al motivo per cui a una strega venga sempre associato un animale, e che ruolo questo abbia nella vita della strega.
Si dice che siano servi, amanti, emissari del demonio tanto quanto lo sono le loro padrone, e la connessione tra i due esseri avviene col sangue. Ed è proprio il sangue a fare delle streghe – e non ci si lasci confondere dalla desinenza femminile: le streghe sono e sono state di tutti i generi – un ibrido pericoloso, molto più spaventoso dei suoi colleghi ultraterreni, talmente inquietante da essere cacciata, arsa, torturata in molteplici forme diverse. Il sangue rivela, in una strega, il sangue cela, cura oppure maledice. In una ricerca ricchissima di bibliografia e di potenza storica, Francesca Matteoni ripercorre la storia di una figura magica il cui più grande peccato, forse, è l’eccessiva umanità.
Francesca Matteoni è folklorista e autrice di libri di poesia fra cui Artico (Crocetti 2005), Acquabuia (Aragno 2014), Ciò che il mondo separa (Marcos y Marcos 2021), dei romanzi Tutti gli altri (Tunué, 2014) e Tundra e Peive (Nottetempo, 2023), delle fiabe Io sarò il rovo. Fiabe di un paese silenzioso (effequ, 2021) e del saggio Dal Matto al Mondo. Viaggio poetico nei tarocchi (effequ, 2021). Ha all’attivo pubblicazioni accademiche in italiano e inglese, è curatrice e ideatrice di numerosi mazzi di tarocchi. Ha partecipato alle antologie La scommessa psichedelica (Quodlibet, 2020) e L’anno del fuoco segreto (Bompiani, 2023) ed è collaboratrice delle riviste «L’Indiscreto» e «Nazione Indiana», dove scrive di letteratura, ecologia, fiabe, tradizioni magiche.