Descrizione
I libri nascono per fissare la parola scritta e la tradizione orale attraverso un codice condiviso che possiamo chiamare alfabeto, i film sono un modo per catturare il movimento e usarlo per documentare qualcosa o raccontare una storia […]. I videogiochi invece nascono per rispondere a una domanda: “Ok, abbiamo questi computer grandi come stanze, l’esercito li ha finanziati e
si aspetta dei risultati, che ci facciamo?”.
Questo libro sulla storia dei videogiochi non ha alcuna pretesa di raccontare ogni avvenimento del medium che in pochissimo tempo diventato il più ricco, diffuso, criticato, influenzato e culturalmente rilevante. E tuttavia passa in rassegna le tappe fondamentali del percorso che ha portato quel sistema di intrattenimento a diventare una parte fondamentale della nostra attuale cultura. Si parla di tecnologia e famiglia, di storia universale e personale, di scoperte continue, curiosità, notti insonni. Di genitori nerd che portano in casa un Atari in finta radica e che poi ti restano accanto, anche quando non ci sono più. Un po’ saggio, un po’ memoir, come quei videogiochi di una volta, che mettevano insieme più elementi per poter dare un’esperienza di gioco totale.
Indice:
Una via di fuga | L’Amiga, l’universo e tutto quanto | Super Mario è come i Beatles | Street fighter e il bestiario da sala giochi | Doom, benvenuti all’inferno | Dai Lan party agli stadi | Pro Evolution soccer: un anno assieme a Castolo | Fortnite e Minecraft, quando capisci che
sei vecchio | Cammina con me | Quella notte a GTA | Il mio amico si è sposato in World of Warcraft | Non avrai altro Dio all’infuori di te
Lorenzo Fantoni (1981), giornalista e scrittore freelance, da anni si occupa di cultura pop/tech collaborando con testate come «La Stampa», «la Repubblica», «Wired», «Vice», «Multiplayer.it», «Corriere della Sera», «Esquire», «TGM», «PlayStation Magazine Ufficiale». Si è occupato di viedogiochi anche su Virgin Radio, e cura la trasmissione Radio Player One dedicata ai perso aggi più importanti della cultura pop moderna; ha collaborato a programmi e documentari sulla cultura nerd con Sky e DMAX ed è direttore della rivista «N3rdcore».